Scegliere un’agenzia di marketing per il proprio business non è sempre semplice.
Quando si inizia una collaborazione con un partner strategico, sia che si tratti di gestione e ottimizzazione del “pre-click” (advertising, motori di ricerca ecc.) o del “post-click” (landing page, strategia di offerta ecc.), lo si fa immaginando una rapporto di lavoro continuativo e sostenibile per entrambe le parti.
In questo articolo vedremo quindi quali, secondo me, sono i fattori da tenere in considerazione nello scegliere un’agenzia di marketing con l’obiettivo di instaurare una collaborazione duratura e di valore.
All’interno dell’articolo mi concentrerò sui fattori che riguardano prevalentemente il performance marketing, essendo l’ambito in cui lavoro personalmente da svariati anni.
Se non mi conosci e ti stai chiedendo chi sono, puoi trovare qualche info più approfondita su di me all’interno della mia pagina di vendita servizi e consulenze oppure sul mio profilo Linkedin!
Vedremo i vari punti dell’articolo divisi in due macro aree: valutazione pre collaborazione e durante la collaborazione.
Questo perché, naturalmente, ci sono alcune caratteristiche da valutare che non possono essere toccate con facilità in fase di trattativa ma bisognerà attendere l’inizio della collaborazione per vedere il metodo di lavoro dell’agenzia a livello pratico.
Ecco quindi i miei consigli sulla scelta dell’agenzia di marketing corretta per la tua azienda.
Fase di pre-collaborazione con l’agenzia di marketing
Scegli chi propone soluzioni ai problemi
Business = problemi da risolvere
I problemi fanno sempre parte del lavoro quotidiano ed è normale. Che siano grandi o piccoli non importa, ci sono e ci saranno.
Quello di cui hai bisogno è quindi un partner che, di fronte ai problemi, proponga soluzioni concrete per risolverli.
Considero questo approccio un pilastro fondamentale in quanto il valore portato dal consulente è sempre di gran lunga maggiore.
Le vendite anno su anno sono calate nel primo quarter.
I CPC delle Meta Ads sono in trend crescente.
I Conversion Rate della newsletter sono troppo bassi e non sostenibili.
Un’agenzia di marketing con l’approccio che considero corretto a tutti questi problemi si chiede: “che azioni possono mettere in pratica per invertire la rotta?”.
Scegli chi possiede un approccio proattivo
Affidare parte della propria gestione ad un’agenzia di marketing significa anche dare una certa fiducia sulle decisioni da prendere.
Queste decisioni possono essere senz’altro concordate assieme al tuo team interno, ovviamente, ma ritengo comunque che affidare parte della gestione ad un team esterno che sia solo mero esecutore di ordini faccia perdere molte opportunità per l’azienda.
Il valore intrinseco di un consulente esterno è secondo me composto anche dalla proattività nel portare input di valore al progetto, che verranno discussi assieme al tuo team e potenzialmente messi ad attività operativa.
Un consulente proattivo è quello che per mia esperienza porta il maggior valore alla tua azienda e non aspetta solitamente di “ricevere ordini” dall’alto, bensì propone, studia, si mantiene aggiornato sulle novità ed è il primo a dare input strategici di qualità.
Scegli chi possa far fronte alle tue esigenze
Questo è un punto che può sembrare banale ma che considero molto importante in quanto a volte l’agenzia di marketing in fase di acquisizione del cliente non considera appieno tutti gli stream operativi che poi verranno aperti.
Faccio un esempio per spiegare meglio.
Sei Digital Marketing Manager di un’azienda piuttosto grande che lavora a livello internazionale e hai necessità di ricevere un report bi-settimanale sulle attività svolte e KPI principali.
Questo è un’aspetto che va considerato in fase di inizio della collaborazione, secondo me, in quanto non è sempre detto che questo genere di attività rientri nelle mansioni ordinarie di quell’agenzia. Alcune agenzie lo includono di default, altre quotano a parte l’attività, altre ancora di base non lo fanno.
Quindi, se la necessità è di ricevere questo report perché in un contesto corporate poi passerà per le mani di diversi dirigenti è assolutamente utile che venga specificato in fase di trattativa commerciale così da valutare se l’agenzia di marketing può venirti incontro.
Qualora non fosse così è opportuno valutare o soluzioni alternative o partner alternativi che possano far fronte a questa esigenza.
Scegli chi abbia una buona sensibilità verso l’analisi dei dati
Uno dei fattori che considero più importanti nel business è l’analisi dei dati strategica.
Questo perché prendere decisioni basandosi solo su credenze personali e non su dati di fatto nel tempo è sempre fallimentare.
Le decisioni operative vanno prese in base ai numeri che vediamo.
Poi, un consulente con un certo livello di esperienza può suggerire approcci nuovi che non sono mai stati applicati necessariamente al business in questione e lo può fare perché ha un grado di conoscenza ampio su diverse indutries.
In linea di massima, però, ti suggerisco di dare qualche punto in più a chi dimostra di avere una certa sensibilità verso l’analisi dei dati di marketing.
Un’agenzia di marketing che prende decisioni basate sui dati avrà maggiore probabilità di portare risultati rispetto a chi prende decisioni basandosi solo su proprie credenze o, peggio, “sensazioni”.
Scegli l’agenzia che sappia essere più consulente che venditrice
Un’agenzia di marketing è un’azienda. E di fatto deve vendere.
Avere però un’approccio aggressivo nel vendere servizi che magari al momento non sono utili per la fase in cui si trova la tua azienda lo considero errato come punto di partenza.
Un consulente sa di cosa hai bisogno e ti vende esattamente questo.
Un consulente guarda prima la tua azienda e poi la vendita. Un venditore puro fa esattamente l’opposto.
Scegli considerando attentamente il pricing
Ho volutamente lasciato il titolo di questo punto più vago per evitare fraintendimenti già dalla prima riga 🙂
Un’agenzia di marketing, nel complesso, non può mai garantire risultati (se lo fa, personalmente la considererei un po’ una red flag) in quanto i risultati sono per loro natura molto variabili e dipendono anche da fattori esogeni, non controllabili direttamente da un consulente esterno.
Sapendo questo, quindi, devi considerare anche la possibilità di non ottenere un’incremento di vendite dopo l’inizio della collaborazione e quindi di dover sostenere il costo dell’agenzia a parità di volume di vendita. Almeno per un periodo iniziale.
E attenzione: questo non vuol dire che necessariamente dovrai passare da un’agenzia che ti propone un pricing di €10k/mese a una di €1k/mese. Il discorso è molto variabile e dipende anche da cosa la tua azienda necessita.
Se il pricing dell’agenzia di marketing con cui sei in trattativa alla fase attuale non è sostenibile per te ma al tempo stesso ritieni che possa essere il partner giusto per la tua azienda, il mio consiglio è di valutare nuove strade per l’ottimizzazione della tua strategia di marketing.
Una strada ad esempio che spesso propongo a potenziali clienti che si trovano in una fase con volumi ancora bassi e che vorrebbero ottimizzare la propria strategia e crescere è un percorso di consulenze continuativo.
L’azienda continua a svolgere il lavoro pratico in-house, ma sotto guida e consigli di un consulente esterno.
Normalmente questo servizio ha un costo inferiore rispetto alla gestione totale e garantisce comunque un valore aggiunto importante (se dall’altra parte il team dell’azienda è in grado di mettere a terra i suggerimenti del consulente) a livello strategico.
In definitiva, se il pricing per la fase in cui si trova la tua azienda non è sostenibile, valuta strade alternative, che non sempre vogliono dire “trova un’agenzia di marketing che fa prezzi più bassi”.
Quest’ultima la valuterei nel caso in cui ti senti sicuro di ricevere comunque un buon valore: se dall’altra parte trovi un pricing di €1k/mese per gestire ad esempio Meta Ads, Google Ads, Email Marketing, SEO e pure i caffè 100% arabica dalla torrefazione all’estrazione onestamente mi farei delle domande su quanto gli specialist che si occuperanno del tuo progetto possano essere motivati a livello economico per dare il massimo nel lavoro.
Primi mesi di collaborazione con l’agenzia di marketing
Scegli chi sappia mettere in discussione il tuo pensiero, con argomenti validi
Quante volte capita di non azzeccare delle previsioni di KPI perché troppo lontane dalla realtà?
Non dovrebbe accadere così spesso ma, nel corso degli anni, ho visto molti forecast fare un buco nell’acqua a causa di errata pianificazione.
E penso che un consulente marketing esterno giochi un ruolo importante in questo caso in quanto è in grado di aiutarti a capire se la pianificazione è molto fuori misura per quelli che sono i dati attuali dell’azienda.
Un’agenzia di marketing competente sa mettere in discussione qualcosa, proponendo miglioramenti.
Una red flag che considererei nella valutazione di una collaborazione è se l’agenzia accettasse un forecast proposto dalla tua azienda, con stime numericamente irraggiungibili, senza porvi rimedio.
Questo non vuol dire che occorra mantenere sempre un approccio conservativo sugli obiettivi ma è importante che un consulente sia in grado di far capire all’azienda quando una stima possa essere rivista in quanto è poco probabile che si avveri, portando motivazioni e spunti di miglioramento nei vari KPI per capire come avvicinarsi il più possibile a questa stima.
E questo vale per il forecasting come per tutto il resto.
A mio avviso un buon consulente deve saper mettere in discussione ciò che sta sul tavolo, se non funzionale alla crescita del progetto.
Scegli chi studia i copy in base a ricerche e non a gusto personale
Torniamo ancora sul discorso gusto personale con un nuovo punto importante.
Un approccio numerico, basato su dati concreti, lo ritroviamo anche nella comunicazione in quanto la scelta di utilizzare determinate parole chiave, angoli di copy o un certo tone of voice deve essere guidata non da gusto personale bensì da informazioni trovate attraverso ricerche.
Ricerche nelle recensioni.
Ricerche nelle community.
Ricerche nelle chat del customer care.
E così via.
Un copy efficace si distingue proprio dalla ricerca che viene fatta ed è questo che io considero un lavoro di contenuto ben studiato.
Un’agenzia di marketing deve saper valutare ciò che è oggettivo nel mercato e ciò che invece è pura credenza personale, dividendo bene le due cose per creare contenuti efficaci.
Scegli chi cerca un confronto costante con te
Quello che considero uno dei valori più importanti che un consulente può portare alla tua azienda è il confronto.
Tu conosci la tua azienda meglio di chiunque altro.
Il consulente conosce il suo lavoro e sa consigliarti al meglio.
Il confronto quindi è non solo estremamente utile ma fondamentale per creare una connessione che produca output di qualità elevata per il progetto e per la sua crescita.
Se questo confronto mancasse sarebbe difficile andare nella direzione giusta.
Un esempio pratico: hai un prodotto cosmetico con caratteristiche complesse. Le caratteristiche di un prodotto possono essere fonte di posizionamento nel mercato ed è utile che l’agenzia conosca (anche in modo non scientifico, se non occorre) quel prodotto per comunicarlo al meglio e decidere come veicolarlo all’esterno.
Per fare questo serve un confronto.
Un altro esempio: hai molti dati raccolti dal customer care sui dubbi principali degli utenti e le loro richieste. Queste info sono oro colato per chi dall’altra parte lavora ai contenuti e ai copy in quanto si rifanno a dei dati concreti e reali.
Per sfruttarle al meglio serve un confronto.
Se un’agenzia di marketing non cerca il confronto non svolgerà una parte di lavoro per cui, il confronto, diventa necessario e quindi la qualità dell’output sarà per forza di cose più bassa.
Scegli chi prenda decisioni strategiche e che non esegua solo meccanicamente
Riprendo anche qui il punto della precedente area in quanto è una considerazione che può essere fatta anche dopo l’inizio della collaborazione.
Il valore di un consulente non dipende solo da quanto esegue tecnicamente bene le attività, secondo me, bensì anche da quale valore strategico porta a livello di input.
Personalmente ritengo che un buon consulente debba essere sempre proattivo nel proporre miglioramenti e ottimizzazioni, senza aspettare che questi input arrivino sempre dal cliente.
Conclusioni
Giunti al termine di quelli che per me sono i punti principali da tenere in considerazione nella valutazione di una collaborazione con un’agenzia di marketing, facciamo un veloce recap.
Il partner giusto deve:
- Saperti consigliare adeguatamente quando gli obiettivi impostati non sono fattibili da raggiungere, mettendo in discussione potenziali argomenti migliorabili per evitare errori.
- Cercare un confronto costante con te per adeguare la strategia di performance marketing alla visione di crescita dell’azienda, in base alle potenzialità di mercato di ogni prodotto.
- Essere proattivo nel suggerire scelte strategiche che possono adattarsi meglio alla tua situazione.
- Avere un pricing sostenibile con la tua fase attuale.
- Fare ricerche e studiare il tuo mercato, i tuoi prodotti e il tuo brand.
- Essere prima consulente, poi venditore (e non il contrario).
Come hai visto, non ho menzionato tra i punti i risultati complessivi in quanto questi dipendono fortemente anche da variabili esterne.
Non ottenere i risultati sperati in termini di vendite non significa che l’agenzia abbia lavorato male, anzi.
Ci sono diversi aspetti da considerare quando si parla di risultati. Primo fra tutti, l’obiettivo che deve avere il coinvolgimento dell’agenzia nel proprio progetto.
Ad esempio, un’agenzia di performance marketing con focus sui canali pubblicitari non ha l’obiettivo di portarti vendite, bensì traffico di qualità al tuo sito al miglior costo possibile.
La vendita poi dipenderà anche da altri fattori quali prodotto, mercato, competizione, pricing e così via.
Spero che l’articolo ti sia piaciuto!
Se hai dubbi, domande o feedback puoi scrivermi su Linkedin, inviarmi una mail o commentare qui sotto.
A presto,
Simone
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